Che cos’è
La Centrale dei Rischi (CR), gestita dalla Banca d’Italia, è una base dati – cioè un archivio di informazioni – sui debiti di famiglie e imprese nei confronti del sistema bancario e finanziario. La CR è alimentata dalle informazioni che gli intermediari partecipanti (banche, società finanziarie e altri intermediari) trasmettono relativamente ai crediti e alle garanzie concessi alla propria clientela, alle garanzie ricevute dai propri clienti e ai finanziamenti o garanzie acquistati da altri intermediari.
Chi può fruirne
- persone fisiche a nome delle quali sono registrati i dati o, in loro vece, i soggetti autorizzati dalla legge (ad esempio un tutore, un amministratore di sostegno, un erede o un soggetto delegato);
- persone giuridiche, quali enti, società e associazioni, tramite un rappresentante legale o altri soggetti autorizzati dalla legge [ad esempio il liquidatore, i soci a responsabilità illimitata, i soci di S.R.L. (società a responsabilità limitata) e i membri del collegio sindacale].
È utile sapere che
L’accesso ai dati della Centrale dei rischi della Banca d’Italia da parte dei diretti interessati è gratuito.
La Banca d’Italia fornisce, di norma, una risposta entro 30 giorni dalla data di ricezione della richiesta di accesso ai dati della Centrale dei rischi.
Nel caso di richieste di accesso presentate da un delegato per conto di persone giuridiche, la risposta verrà fornita entro 90 giorni dal ricevimento della richiesta e i dati verranno recapitati direttamente alla persona giuridica delegante.
Le società iscritte al Registro delle Imprese possono sottoscrivere sulla piattaforma “Servizi online” un abbonamento per ricevere mensilmente i dati della CR al proprio indirizzo PEC. L’abbonamento è gratuito e ha la durata di un anno; è rinnovabile alla scadenza e può essere revocato in ogni momento. Il servizio può essere sottoscritto esclusivamente dal legale rappresentante munito di SPID o CNS o CIE. Per avviare l’abbonamento il legale rappresentante deve richiedere i dati della società riferiti all’ultima data disponibile.
I dati della Centrale dei rischi sono riservati e coperti dal segreto d’ufficio. Non possono essere né divulgati, né comunicati a soggetti diversi dal diretto interessato o altro soggetto legittimato.
Le dichiarazioni false e mendaci rese nella compilazione della richiesta di accesso ai dati della Centrale dei rischi, come la dichiarazione di una qualifica che non si riveste, sono segnalate dalla Banca d’Italia all’autorità competente (denuncia Autorità Giudiziaria e, se ricorrono i presupposti, al Garante per la Protezione dei dati personali).
In caso di dichiarazioni false, la Banca d’Italia sospende l’accesso ai dati della CR per l’utenza SPID/CNS/CIE la prima volta per due anni e successivamente in via definitiva.